L’esame delle feci dei propri animali domestici è fondamentale, sia che essi siano cuccioli o adulti. Spesso viene dimenticato e fatto passare in secondo piano ma consente di mantenere monitorata la salute dell’amico a quattro zampe, nella sua complessità.
Comunemente si è convinti che l’analisi delle feci sia utile unicamente per accertare o escludere la presenza di vermi ma non è certo così.
Scopriamo nel corso dell’approfondimento di oggi di Clinica Veterinaria del Parco quali risposte può fornire sul benessere fisico dell’amico peloso.
L’importanza di eseguire periodicamente l’esame
L’analisi delle feci di cane e gatto, essendo un prodotto dell’organismo, consentono di valutarne alcuni aspetti nella complessità, soprattutto in caso di insorgenza di disturbi e malattie. Ora più che mai il detto prevenire è meglio che curare, non può che essere veritiero!
Prevenire in questo caso significa effettuare periodicamente un esame delle feci. Questo è importante non solo per l’animale, ma anche e soprattutto per l’uomo. Non è raro, infatti, che alcuni parassiti che colpiscono gli amici a quattro zampe vengano trasmessi ai padroni e amici.
Che informazioni si ottengono
Iniziamo il paragrafo facendo due esempi piuttosto diffusi: può capitare che il tuo cane o gatto trascorra qualche ora o giorno con disturbi intestinali, che si riflettono in vomito e diarrea intensi.
I veterinari di Clinica Veterinaria del Parco otterranno molte informazioni sulle possibili cause di insorgenza analizzandone le feci, in modo da avvicinarsi nel minor tempo possibile alla diagnosi.
Nello specifico, tra le analisi che possono essere effettuate sul campione, rientrano soprattutto:
- Presenza di uova di parassiti intestinali;
- Presenza di batteri;
- Tracce di sangue nelle feci.
In merito a infezioni e batteri intestinali è importante sfatare due miti ampiamente diffusi in merito alla tematica:
- I parassiti intestinali non colpiscono unicamente i cuccioli, anzi. Possono colpire anche cani e gatti adulti;
- Un animale domestico che ha un’infezione non necessariamente produce feci poco formate o liquide. Piuttosto si dimostra stanco, con un calo notevole del rendimento fisico visto che i parassiti sono in grado di sottrargli alcuni elementi nutritivi per lui fondamentali.
La raccolta del campione
Nell’esame delle feci, il compito del veterinario è importante, ma anche quello del padrone non passa in secondo piano. Sei proprio tu a doverti occupare della raccolta del campione da analizzare e dovrai farlo portando attenzione ad alcuni semplici passi.
Te le riassumiamo nell’elenco sottostante:
- Feci recenti: è importante tenere d’occhio questo particolare visto che più è recente il campione, maggiori saranno le informazioni che le feci possono offrire a chi le analizza;
- Evitare alterazioni: una volta raccolte le feci devono essere custodite in un ambiente sterile. Non devono dunque entrare in contatto con altri elementi o organismi in grado di alterarle. Per questo si consiglia di conservarle in contenitori con chiusura ermetica che si trovano facilmente in farmacia. Le feci raccolte vanno conservate alla giusta temperatura fintanto che non verranno consegnate. Durante i mesi estivi è bene conservarle in frigo.
- La giusta quantità: è inoltre importante raccogliere quantità non troppo limitate di feci; nel caso in cui un esame andasse ripetuto una buona quantità di materiale avvantaggerà il lavoro del laboratorio.