Nei cani il processo di invecchiamento può portare ad una perdita progressiva di udito, della vista e in generale tutti gli organi subiscono un rallentamento, compreso il cervello: in molti casi si parla di sindrome da disfunzione cognitiva.
C’è un momento della vita in cui anche i cani invecchiano: a volte possono sembrare semplicemente disorientati o confusi ma la situazione potrebbe essere più grave. Potrebbe trattarsi infatti di sindrome da disfunzione cognitiva, una condizione che potremmo paragonare all’Alzheimer nell’uomo.
Molto spesso la disfunzione cognitiva viene confusa con i classici sintomi tipici dell’età senile: come l’uomo, anche il cane inizia perdere la vista, l’udito e i riflessi generali. L’invecchiamento che avviene tra gli 11 e i 15 anni di età implica di per sé già dei segni di demenza.
Tuttavia, se il cane inizia a girovagare senza meta, non viene più ad accoglierci alla porta al nostro rientro e noti un cambiamento di carattere e personalità allora si deve parlare di sindrome da disfunzione cognitiva (SDC).
Cerchiamo di capirne di più con i veterinari di Clinica Veterinaria del Parco.
I segnali della disfunzione cognitiva nel cane
I segnali di disfunzione cognitiva in un cane anziano sono piuttosto visibili e chiari. In primo luogo, il cane appare disorientato, si perdono spesso con lo sguardo a fissare un punto senza apparente motivo e dormono spesso durante il giorno.
Anche la perdita di memoria è un chiaro segnale: i cani affetti da disfunzione cognitiva sembrano dimenticare l’associazione tra le parole e i comportamenti abituali ad esse associate come “vieni”, “seduto”, “pappa”, “andiamo a passeggio”.
Tra i segnali sono comprese anche le variazioni di comportamento, il modo in cui interagisce con i padroni e con l’ambiente circostante. In genere i cani con disfunzione cognitiva tendono a trascorrere molto tempo appartati e in solitudine.
La prevenzione per rallentare la disfunzione cognitiva nei cani
La prima arma per contrastare la disfunzione cognitiva è quella di mettere in atto alcune terapie e attività che sottopongano il cane a continui stimoli.
Nella vita di un cane, anche se anziano, sono fondamentali il gioco e il movimento e sentire la vicinanza del padrone con gesti e parole. La stimolazione mentale dà modo al cane di allenare le sue funzioni cognitive e cerebrali.
Anche l’alimentazione specifica per cani anziani ne supporta il sistema nervoso e contiene importanti antiossidanti.